Penso sia stata l’ultima domenica, quella di oggi, con delle
temperature cosi gradevoli e quel sole chiaro che chiama strada. Abbiamo fatto
proprio un bel giro fino a quando il Cannibale ha detto: andiamo a Monselice e facciamo
il Ricco.
Nell’aria però, c’era qualcosa di strano.. un presentimento
che qualcosa sarebbe successo.. quel qualcosa che ti lascia senza parole e non
riesci a credere ai tuoi occhi.
L’ascesa è andata, prendiamo fiato e scendiamo. Con quelle
pendenze e con quei tornanti che contraddistinguono questo percorso, stiamo
scendendo piano e prestando parecchia attenzione.
Neanche arrivati a metà, veniamo
sorpassati da una bambina in mountain-bike. Non pensate ad una sportivissima
ragazzina figlia d’arte campionessa di downhill. NO – NON FATELO!
Era solo una bambina vestita da andare a messa con una mountain
bike di quelle che compri al supermercato, forse aveva anche il cestino.
Ci ha sorpassati, e tornante dopo tornante ci distanziava
sempre di più.
Increduli proseguiamo sempre con attenzione nella discesa.
La ritroviamo quasi alla fine della strada, solo perché la sbarra, quella che
delimita la proprietà privata, era abbassata.
La bambina si gira, sfiorandoci appena con lo sguardo, e
riparte subito in salita, senza nessuna apparente fatica.
Non riesco a continuare, non ce la faccio.